Tra la luce e l'oscurità vi è la materia, e lì gli Elohim crearono il mondo secondo il mandato di Dio, per donarlo ai suoi figli, gli uomini, ultima e più perfetta creazione. Agli Angeli venne comandato di amarli e di non rivelarsi a loro. Gli Elohim si disperarono, perché osservando dall'alto gli uomini, capivano che la creazione di Dio non era ancora perfetta: essi vivevano come dormienti, privi di coscienza di sé e del potenziale che li avrebbe degnamente resi figli dell'Altissimo. Crucciati, gli Angeli cercarono dei mezzi indiretti per suscitare il loro risveglio, ma gli uomini erano sordi ai loro velati stimoli. Essi si curavano soltanto di tirare a campare, non di migliorarsi e creare bellezza, come qualunque altro animale che popolava la terra. Molti Elohim erano angosciati dalla contraddittorietà della volontà divina: come potevano amare gli uomini e non cercare di risvegliarli? Era possibile lasciarli ignoranti, come bestie, e poter dire di amarli? Questa fu l'incongruenza che portò al Grande Dibattito. Cominciò un semplice Angelo della Quarta Casata, popolata dai maestri del tempo, dei pianeti e del futuro, che espose il dubbio: una grande minaccia era all'orizzonte e si sarebbe scatenata, se nessuno fosse intervenuto. Mentre Ahrimal (questo era il suo nome) e altri si domandavano cosa era giusto fare, giunse la Stella del Mattino, richiamata dai dubbi affini dei suoi sottoposti, e convenne che obbedire al primo ordine comportava disobbedire al secondo. Non tutti furono concordi, ma il seme della discordia era ormai gettato. Alcuni di loro, così come molti altri, decisero di rivelarsi ad Adamo ed Eva, portandogli in dono coscienza, sapienza e capacità di astrazione, e ribellandosi al secondo comandamento che l'Altissimo aveva imposto. Un Angelo per Casata, così si presentarono alla coppia primigenia, rendendoli consci dei loro doni, del loro supporto e del loro amore. Per la prima volta gli Elohim amarono e furono ricambiati.
Michele dalla Spada Fiammeggiante, nuova Voce di Dio giunse in luogo di Lucifero, ad offrire possibilità di redenzione alla Stella del Mattino, per pentirsi e condannare alla non esistenza le schiere dei ribelli, ma lui scelse l'uomo sopra Dio e sconfisse Michele in duello, decretando così la discesa della punizione divina su tutti gli Elohim ribelli: i doni che avevano portato agli uomini si sarebbero rivoltati contro di loro.
- Gli Angeli della Settima Casata, la Casata della Morte, diventarono i Mietitori, costretti a portare nel loro reame anche le anime della razza degli uomini.
- Gli Angeli della Sesta Casata, la Casata Selvaggia, ora Divoratori, padroni i delle bestie che da quel giorno avrebbero cacciato non solo altri animali, ma anche i figli di Adamo ed Eva.
- Gli Angeli della Quinta Casata, la Casata delle Profondità, diventarono gli Ingannatori, e videro l'ispirazione che portavano agli uomini corrompersi diventando inquietudine e ricerca del piacere.
- Gli Angeli della Quarta Casata, la Casata delle Sfere e del Tempo, si mutarono negli Immondi, per vedere la sete di conoscenza divorare l'animo umano, rendendoli perennemente insoddisfatti.
- Gli Angeli della Terza Casata, la Casata della Materia o del Fondamento, ora Malefattori, avrebbero osservato impotenti, mentre l'uomo avrebbe usato i loro strumenti non per costruire, ma per distruggere.
- Gli Angeli della Seconda Casata, la Casata del Firmamento, da Angeli Custodi furono trasformati in Flagelli, condannati con la vecchiaia e la caducità dell'uomo, con la corruzione delle carni cui loro stessi avevano portato la vita.
- Per gli Angeli della Prima Casata, la Casata dell'Alba, i primi e comandanti tra tutti gli Elohim, un tempo votati a portare la volontà di Dio, ora chiamati Diavoli, non venne pronunciata nessuna maledizione.
Fu così che, nell'Età dell'Ira, la creazione venne sfigurata dalla furia di Dio, e molti uomini scelsero di tornare nell'ignoranza, terrorizzati.
Poi i cancelli del cielo vennero chiusi e venne il tempo di un nuovo dibattito: nonostante la scelta degli uomini di rifiutare i loro doni, i ribelli decisero di continuare nel loro intento di illuminarli e portare di nuovo la bellezza nel mondo, dando inizio all'Età delle Meraviglie. La creazione venne riplasmata e vennero costruite delle grandi città-fortezze, mentre, tra le schiere degli Angeli e le nuove legioni dei Demoni, era ormai in corso la guerra, in cui essi si fronteggiavano a colpi di cambiamenti e creazioni, con cui si conquistavano la Fede dei mortali.
Inaspettatamente, un profeta della Quarta Casata, come già avvenuto in passato, sentì che una nuova tempesta era in arrivo: l'omicidio di Abele, perpetrato da Caino in seguito al rigetto di Dio del suo sacrificio, percorse come un'onda d'orrore tutto il creato. L'ordine naturale delle cose era infranto, stavolta per mani umane. Mente gli Angeli vennero paralizzati dall'atrocità, questa sembrò liberare la furia dei Demoni, devastati per il tradimento dell'essere umano, dalla sua capacità di concepire qualcosa di così odioso. Questo fu chiamato il Tempo delle Atrocità, in cui le legioni si resero indipendenti nel perseguire la guerra contro l'Altissimo, e non diedero tregua alle sue schiere finché non rimase che l'ultima fortezza, una roccaforte inespugnabile.
- La Legione Scarlatta, comandata da Lucifero, era composta dai suoi più fidati seguaci, che rimasero fedeli ai suoi ideali, alla sua causa, e a quella dell'uomo.
- La Legione d'Ebano, capeggiata da Abaddon, della Sesta Casata, scatenò la sua ira, combattendo in prima linea contro il Paradiso; mentre inizialmente alcuni di loro insegnavano la caccia e agricoltura agli uomini, poi si diedero ad efferati esperimenti sulla razza umana.
- La Legione d'Argento, diretta da Asmodeus, della Quarta Casata, aveva il compito di cercare un punto debole di Dio, insieme a quello di illuminare l'umanità, così come al principio. Si unirono, però, alla Legione d'Ebano nella sperimentazione sugli umani, cercando di tramutarli in armi contro il nemico, generando in ultimo i Nephilim.
- La Legione di Ferro, guidata da Dagon, della Quinta Casata, supportava e proteggeva l'umanità dalla schiera celestiale e della sua influenza, combattendo con onore contro le schiere angeliche, così come, infine, contro i Demoni della Legione d'Ebano e della Legione di Ferro.
- La Legione d'Alabastro, al seguito di Azrael, della Settima Casata, rimase invece in disparte, pronta a servire Lucifero in caso di necessità, concentrata nel proteggere le anime dei mortali periti durante la guerra.
Troppo a lungo i Demoni impegnarono tutte le loro forze nella battaglia, finché gli umani dimenticarono i loro insegnamenti e sapienza.
Quando Lucifero si avvide di ciò, dichiarò che la guerra doveva finire: il loro mandato era esaltare l'umanità, non soltanto combattere Dio. Venne quindi il tempo di Babele, in cui dieci dei più fedeli seguaci della Stella del Mattino, vennero incaricati di portare arti e scienza agli uomini, riguadagnando ciò che era stato perduto. Fu l'era più splendente, ma si sa, il fuoco che brilla di più, brucia anche troppo in fretta.
Poi un nuovo cambiamento. Dicono che fu uno della Prima Casata a seminare paura e dubbio tra le legioni dei Caduti. A cosa sarebbero serviti tutti loro, se gli uomini avessero appreso tutti i segreti della creazione? Alcuni traditori decisero di ibridare la loro razza con quella degli uomini, generando i Nephilim, abomini per Demoni e Mortali, prendendo presto il comando delle città degli uomini, grazie alle capacità di entrambe le razze riunite in loro. Questo evento e la guerra che ne seguì, portò alla Devastazione, disperdendo gli uomini in tribù e regni, divisi da lingue diverse, laddove prima i Mortali parlavano un unico linguaggio derivato da quello angelico. L'esperimento era fallito, molti umani soccombettero a disastri naturali e alle piaghe che la guerra si lasciò dietro, o persero le loro conoscenze tornando ad uno stato selvatico. Le schiere dei Caduti, indebolite dalla guerra e dalla mancanza della fede degli uomini che li avevano supportati, furono sopraffatte dalle schiere divine, ma non furono condannate alla distruzione, come molti si aspettavano, quanto ad una punizione ben più terribile. Furono esiliati eternamente in un'oscurità totale e infinita, ad un esistenza svuotata di ogni obiettivo e proposito, ma, quando i cancelli dell'Abisso si chiusero alle spalle dei Demoni, Lucifero non era tra di loro.
I secoli passavano nelle tenebre, immutati, in compagnia dell'odio per se stessi, per l'Altissimo e per gli altri Caduti, tra i litigi dei più potenti. Nella rabbia, alcuni si pronunciarono contro il loro generale, la Stella del Mattino, ipotizzando il suo tradimento ed attizzando sentimenti di odio già vivi, ma nulla accadde, fino a quando i cinque comandanti delle legioni, i luogotenenti di Lucifero, scomparvero in un colpo solo. Non furono i primi, né gli ultimi. Le sparizioni si susseguirono con crescente frequenza e, quando alcuni di essi tornarono, raccontarono con orrore di essere stati evocati da potenti uomini per servire il loro ego. Così il tempo passava lentamente, tra il desiderio di uscire, il timore di essere schiavizzati e persino quello di non tornare. Poi le sparizioni si fecero più rare, fino a cessare del tutto.
Infine, ai limiti della prigione vennero le urla delle anime dei Mortali, sempre più forti, finché la tempesta di anime non divenne così potente da aprire dei piccoli squarci nell'Abisso stesso, da cui alcuni Caduti riuscirono a fuggire. Trovarono un mondo completamente sconvolto, abbandonato da Dio e dai suoi Angeli, lasciato nelle mani dell'uomo, che non aveva fatto altro che soggiogarlo per condurlo verso la rovina. Costretti a legarsi alle carne degli uomini per sopravvivere, questi Demoni si trovano ad affrontare un grande dilemma: continuare a servire i loro padroni Infernali o prendere la propria strada nel mondo, cercando di realizzare qualcosa con questa meravigliosa e ritrovata libertà?